sabato 25 luglio 2009

In Austria per il biathlon è braccio di ferro tra il comitato olimpico e il ministro dello sport

OLIMPIADI – Mercoledì prossimo è in programma un’assemblea del Comitato olimpico austriaco molto attesa e che si annuncia piccante, con all’ordine del giorno decisioni importanti sul futuro del biathlon nazionale e sulla presenza del campione del mondo Dominick Landertinger e compagni a Vancouver 2010.

Secondo le fonti del quotidiano Die Presse, il presidente del Coni di Vienna Leo Wallner avrebbe già stabilito, al termine di incontri fra le parti, di revocare la precedente sospensione dei tecnici e dirigenti imputati nel processo italiano, conseguenza dello scandalo doping dei Giochi di Torino 2006.

Il dietrofront dell’ÖOC, sarebbe stato determinato anche dalla forte pressione esercitata dal ministro dello sport Norbert Darabos, che negli scorsi mesi aveva chiesto inoltre spiegazione al comitato in merito a questioni economiche legate alla candidatura olimpica di Salisburgo.

Darabos, in quanto ministro della difesa, pur di mettere nelle migliori condizioni possibili gli alteti, appartenti a corpi militari, per evidenti ragioni politiche si sarebbe schierato con Peter Schröcksnadel.

Il presidentissimo della federsci austriaca, anche lui tra gli indagati dalla magistratura italiana, sarebbe arrivato a minacciare il ritiro di tutta la squadra se fossero stati esclusi dal programma olimpico Markus Gandler e gli altri componenti della struttura federale finiti sotto processo.

6 commenti:

  1. Sarebbe utile capire quanto reale sia questo rischio.

    Personalmente non credo che gli austriaci saltino la rassegna canadese. A Vancouver ci saranno tutti.

    RispondiElimina
  2. Mercoledì avremo delle risposte. Sono d'accordo con te, anche io non credo che l'Austria rinunci facilmente a possibili medaglie.

    RispondiElimina
  3. IMHO credo si scioglierà tutto come una bolla di sapone.

    Sarebbe follia pura non schierare una squadra che può vincere medagliE e anche d'oro.
    A meno che quelli del Comitato Olimpico Austriaco non impazziscano dovrebbe risolversi tutto.

    RispondiElimina
  4. L'aspetto negativo è constatare che in Austria non sono stati ancora chiusi i capitoli degli scandali doping. Non bisogna dimenticare che la vicenda Hoffmann resta tuttora aperta nel fondo.

    RispondiElimina
  5. Forse non sono stati chiusi perchè non sono stati affrontati seriamente, almeno non da tutti.
    Già la presenza di Walter Mayer a Torino dimostra che in Austria c'è molta strada nel senso lotta al doping.

    A proposito di doping, il caso Iourieva/Akhatova/Yaroshenko si sta tingendo sempre di più di giallo, con questa arrabattata commissione antidoping indipendente che non consegna le conclusioni della sua inchiesta alle parti.
    Personalmente spero di sbagliarmi, ma sento una gran puzza di bruciato...

    RispondiElimina
  6. Ho giusto appena finito di preparare un post dedicato ai tre russi. La commissione e l'Ibu sbagliano a dare delle scadenze sull'ufficialità delle squalifiche se non riesco a rispettarle. L'importante è chiudere il caso senza rischiare scivoloni come quello capitato con la Varis.

    RispondiElimina